Project Description
CHIESA SAN GENNARO
La Chiesa Parrocchiale di Vettica Maggiore è dedicata a San Gennaro, napoletano, vescovo a Benevento, martire a Pozzuoli il 19 settembre 305 mentre imperversava la persecuzione detta di Diocleziano. E’ l’unico esempio d’architettura barocca esistente in costiera. Della chiesa primitiva, molto più piccola e sempre dedicata a San Gennaro, si hanno notizie già dal 1300 quando era di patronato di due famiglie patrizie amalfitane, i Corsario e i D’Alagno, che con atto notarile del 18 agosto 1589 ne fecero dono all’allora “Universitas” di Praiano e Vettica. Demolita la vecchia chiesa fu eretta quella attuale, ultimata nel 1602 di stile basilicale del rinascimento, a tre navate e a croce latina, con cupola regolamentare ovale, maiolicata policroma, sulla crociera e all’interno fu arricchita di stucchi e di un pavimento in cotto maiolicato con fondo bianco e raffinati disegni geometrici contenenti frutta fiori, foglie e uccelli (1771-1776). La chiesa è a croce latina, con la volta centrale a botte unghiata poggiante su cinque archi a tutto sesto per lato. Nella volta centrale ricca di stucchi vi è raffigurato S. Gennaro in bassorilievo mentre gli archi laterali sono ornati da stucchi raffiguranti “puttini”, fiori e foglie.
Nel pavimento erano inserite diverse lapidi funerarie, oggi non più visibili perché coperte dal nuovo pavimento realizzato a Napoli, copia di quello antico (inaugurato il 3 aprile 1966). Il campanile, attiguo alla chiesa, fu iniziato sul finire del 1700 e ultimato nel 1816. Dello stesso periodo è anche la sacrestia della chiesa, con pianta ottagonale e cupola ribassata coperta di tegole e coppi, nota come cappella di S. Gennaro. Tre portali in bronzo hanno sostituito quelli in legno originali. Il piazzale antistante la chiesa, un tempo di piccole dimensioni e in terra battuta, fu ampliato grazie ai finanziamenti dei vettichesi emigrati in Argentina, Stati Uniti e Francia. Nel 1931 fu rifatta la facciata, mentre nel 1954, su disegno dell’ing. Andrea Pane, la piazza fu cementata e ornata con disegni realizzati a collage di mattonelle maiolicate frantumate. All’ interno della navata destra si snodano i seguenti altari: l’altare del Rosario, con quadro di valore mistico e storico su tela, commemorativo della battaglia di Lepanto. L’altare della Sacra Famiglia, l’altare dell’Immacolata con quadro su tela datato 1747 e firmato da Gian Battista Lama. La Cappella del Sacro Cuore costruita nel 1898 ad opera di Domenico Rispoli-Zingone. Segue l’altare di San Bartolomeo e infine l’altare dell’Annunciazione .All’interno della navata sinistra si snodano l’altare del Carmine con quadro su tavola raffigurante la Vergine del Carmelo nell’atto di porgere lo scapolare miracoloso alle anime del purgatorio. L’altare di San Gennaro, l’altare di Santa Lucia, l’altare del Crocifisso con un affresco di scena del calvario, su cui campeggia un bel crocifisso, dono votivo. L’altare di San Michele Arcangelo che lungo il corso del 1600 e del 1700 fu sede morale e spirituale di un’associazione di naviganti e pescatori.